Elezioni Venezuela, scontri tra polizia e manifestanti
Proteste per le strade contro la riconferma di Maduro alla presidenza per il terzo mandato.
Venezuela, gente in rivolta dopo la recente vittoria di Nicolás Maduro, si tratta del terzo mandato. L'opposizione contesta i risultati del voto.
Caos per le strade del gran parte del Paese sudamericano, la gente è corsa a manifestare in massa.
Il quotidiano spagnolo El Mundo riporta che sarebbero almeno 7 le persone che hanno perso la vita nei violenti scontri tra manifestanti e forze dell’ordine.
Al momento si contano 46 arresti, procedimenti eseguiti in otto regioni del Paese.
Nello Stato di Aragua la maggior parte degli episodi di violenza: una vittima degli scontri, Rance's Yzarra, uno studente di 30 anni, è stato colpito mortalmente al petto da un proiettile di gomma nella città di Maracay.
Morto anche un ragazzo di soli 15 anni, freddato da colpi di arma da fuoco. Ucciso anche un diciottenne a Caracas.
Per quanto riguarda il versante opposto, al momento si contano 23 agenti di polizia feriti.
Da segnalare anche la denuncia dell'organizzazione per la difesa dei diritti umani Provea, la quale riporta la scomparsa, avvenuta domenica scorsa, di 25 studenti universitari, rifiutatosi di votare per il presidente in carica, Maduro.
I provvedimenti del Governo
Il Venezuela ha intanto espulso gli ambasciatori di Argentina, Cile, Costa Rica, Perù, Panama, Repubblica Dominicana e Uruguay, accusando questi Stati di voler interferire. Sospesi i voli verso Panama e la Repubblica Dominicana.
L'opposizione rivendica la vittoria alle elezioni del Venezuela
L'opposizione ha immediatamente contestato i risultati delle elezioni, risultato diffuso dal Comitato elettorale nazionale (Cne), e ne denuncia i brogli, sostenendo che ci siano state chiare irregolarità alle urne.
Francesco Favia
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